RECITAL DI PAROLE MUSICA E IMMAGINI
con Sacha Oliviero (voce recitante), Daniele Arzuffi (voce e chitarra), Davide Arzuffi (percussioni), Luca Barchi (sax tenore / sax contralto / sax soprano)
Arrangiamenti musicali a cura di Daniele Arzuffi
Riduzioni drammaturgiche a cura di Sacha Oliviero
Durata 75 minuti
Adatto anche alle scuole secondarie superiori
ESIGENZE TECNICHE
misure palco min. 5 x 3 (L x P)
attacco elettrico min standard 220V
dotazione luci minima 4 PC con bandiere
audio Mixer + 2 casse amplificate + 2 casse spia
Videoproiettore
montaggio 2 h smontaggio 1 h
Il recital può essere proposto in qualsiasi ambiente,
anche sprovvisto di dotazione tecnica che
nel caso può essere fornita dalla Compagnia
INFO
347.12.77.898
Cantautori, poeti, scrittori, pittori, filosofi, innamorati sono stati ispirati dalla luna. L’hanno cantata, contemplata, dipinta, interrogata, avuta come compagna di seduzione. Hanno pianto, riso, sospirato… si sono emozionati con la luna.
Un percorso di letture interpretate di alcuni Canti di Leopardi e di frammenti de I promessi sposi, accompagna lo spettatore ad indagare il ruolo e i significati che i due scrittori hanno via via attribuito all’immagine lunare, alla notte e alle stelle. Il percorso è cadenzato dall’esecuzione di alcuni brani musicali (Branduardi, Buscaglione, Bertoli e Tazenda, solo per citare alcuni autori) arrangiati per terzetto (voce e chitarra, percussioni e fiati) in cui la luna è l’assoluta protagonista. Alle esecuzioni musicali e recitate si affianca un percorso visivo di fotografie e quadri che hanno a luna come
soggetto principale.
Il percorso letterario tra Manzoni e Leopardi
Giacomo Leopardi, durante tutto l'arco della sua vita, ha coltivato nei suoi scritti con continuità e tenerezza l’immagine lunare, attribuendole funzioni e significati in conformità al proprio mondo interiore. Un rapporto mai statico e sempre in continua evoluzione. Nel Canto Notturno di un pastore errante dell’Asia, ad esempio, la luna da confidente consolatrice diviene un astro gelido, indifferente, distaccato e impassibile ai problemi dell'uomo. Il poeta si rivolge alla luna ponendo domande di carattere esistenziale che non presuppongono risposta.
Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi usa invece il paesaggio come specchio dello stato d'animo dei personaggi. E in queste descrizioni si serve spesso dell’immagine della luna. Un sentiero illuminato qua e là dalla luna è, ad esempio, metafora dello spavento di Renzo mentre scappa da Milano e cerca di raggiungere le rive dell’Adda mentre l’ombra dell’inferriata alla finestra proiettata da un pallido raggio di luna diviene riflette i tormenti che agitano l’Innominato prima di incontrare Lucia.
La luna, il cielo, le stelle… ma nelle poesie di Leopardi anche la pioggia, la tempesta, ha valore di metafora della condizione umana. La pioggia è presente come elemento metaforico anche ne I promessi sposi, con un significato però diametralmente opposto rispetto a quello che si evince nei canti leopardiani. Appena Renzo si lascia alle spalle il lazzaretto una pioggia molto forte inizia a cadere. Il giovane, ignaro del fatto che quell’acqua laverà via la peste, si mette in cammino con il cuore pieno di gioia per il futuro che lo aspetta... una pioggia liberatrice dunque. Il percorso letterario è stato curato da Sacha Oliviero.
Il percorso musicale
La ricerca musicale si è concentrata soprattutto su brani della tradizione cantautorale italiana per permettere all’ascoltatore di seguire il percorso letterario di cui gli stessi brani musicale sono parte integrante. Ad eccezione del brano di Manu Chao (che comunque è in spagnolo e dunque molto simile all’italiano), i brani scelti dalla tradizione anglo-americana, pertanto, vengono eseguiti in forma strumentale. Gli arrangiamenti effettuati per chitarra, percussioni e sax, sono a cura di Daniele Arzuffi.