LA STORIA DI GINO

Vita e poetica di Luigi Pirandello

di e con

Enzo Biscardi e Sacha Oliviero

 

Illustrazioni di Marco Iacobone

Durata 75 minuti

Per studenti scuole superiori

(consigliato IV e V anno)

 

INFO

347.12.77.898 - 380.651.98.87

sachaoliviero@birabiro.it

DEMO dello spettacolo (short version)

DEMO dello spettacolo (long version)

ESIGENZE TECNICHE

misure palco min. 6 x 4 (L x P)

attacco elettrico min 12 KW 380V 32A 

dimmer DMX e consolle min 12 canali

dotazione luci min. 8 PC con bandiere

audio  Mixer + 2 casse amplificate

montaggio 4 h -  smontaggio 2 h


La produzione di un artista è sempre e comunque strettamente correlata alla sua esperienza biografica. È partendo dalla percezione della propria esistenza che egli cerca di dare, attraverso l'esperienza artistica, una risposta universale sull'essenza umana. Da questa considerazione prende vita lo spettacolo “La storia di Gino”, un percorso attraverso la vita e la poetica di Luigi Pirandello. L’iniziale momento di animazione introduce lo spettatore nell’universo pirandelliano in maniera originale e divertente, mentre le tecniche narrative servono a contestualizzare il momento storico e biografico da cui trae origine la spinta artistica dello scrittore. Tutte le vicende biografiche, dai primi innamoramenti, al rapporto col padre e, infine, alla sua tendenza fin da piccolo all’osservazione del paradosso esistenziale (l’esperienza nella miniera del padre e la successiva stesura di Ciaula scopre la luna), sono affrontate in maniera umoristica e divertente – ma d’altronde non è l’umorismo uno dei cardini essenziali del pensiero pirandelliano? - così da rendere immediatamente accessibile il fulcro della sua poetica giovanile nella rappresentazione del momento culminante dell’atto unico “La patente”. L’accettazione di un matrimonio non contratto per amore bensì per “necessità fisiologiche”, ci porta invece a considerare un altro concetto cardine del pensiero pirandelliano: l’esistenza di un “piccolo me” - che non s’interroga sui concetti esistenziali - accanto al “Gran me” - l’uomo che si pone domande sulla vita. Dialogo tra “piccolo me e gran me” che si ritrova stilizzato in due personaggi nell’atto unico “L’uomo dal fiore in bocca”, uno dei capolavori della produzione giovanile di Luigi Pirandello. L’atto unico ha al centro un altro tema ricorrente e spesso esorcizzato dallo scrittore: l’esperienza e la paura della morte. Il richiamo alla novella “Una giornata” e alle volontà testamentarie dell’autore, ci fanno ritrovare un Pirandello ormai vecchio e malato, che paragona l’intera esistenza a quella di una semplice giornata