Una divertente favola in rima che racconta la presa di coscienza degli adulti che anche i bambini sono cittadini per cui hanno il diritto di pretendere una città adatta ai loro bisogni. Dopo aver introdotto le storture della città con cui i bambini quotidianamente si trovano a convivere, la favola racconta delle vicende della città di Barbagatto. La tranquilla giornata del sindaco della città viene interrotta dalla notizia bomba portatagli dal suo fidato "pasticcere pasticcione": tutti i bambini durante la notte sono fuggiti dalla città. Tempestati dalle telefonate e dalla rivolta di cittadini, produttori di caramelle e giocattoli, i due non sanno più che pesci prendere e una serie di gags comiche e malintesi li portano inconsapevolmente ad evocare la strega dei venti che rivela loro che i bambini sono scappati perché disgustati dalla città. Li lascerà con un enigma che, se risolto, permetterà loro di far tornare i bambini. Ma sindaco e pasticcere tentano di risolvere l'enigma con la razionalità piuttosto che con la fantasia tipica dei bambini. Quando sono ormai già rassegnati al peggio ecco arrivare l'elemento magico, la neve, portato dalla strega che si rivela essere in realtà una fata. Una fitta nevicata che copre col suo manto tutta la città fa riscoprire ai due la possibilità di giocare e il sogno magico che da bambini si ha di fronte a una nevicata: immaginare una città diversa, da ri-disegnare con nuove strade e confini, con i rumori ovattati dal manto bianco. L'intera vicenda si rivelerà essere un grande sogno del sindaco, che quando si risveglia si accorge che fuori nevica davvero e capisce che d'ora in avanti dovrà coinvolgere i bambini nella ri-definizione degli spazi della città ascoltandone i bisogni. Colonna sonora dello spettacolo è il brano originale "C'è una grande novità" di Daniele Arzuffi.